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Decora il tuo bagno con una pianta di papiro

Il papiro (Cyperus papyrus) può essere una buona scelta come impianto per il bagno se è illuminato. E’ comune in alcune parti del bacino del Mediterraneo e in particolare in Egitto. Si tratta di una palustre ancia della famiglia delle Ciperaceae, che viene utilizzata per la fabbricazione di cestini, la cui funzione principale è l’ elaborazione del supporto degli antichi manoscritti, detti anche papiro.

pianta Papiro bagno

Caratteristiche dell’ impianto

Appartiene come tigernuts alla famiglia Cyperaceae. Alcune parti della pianta sono commestibili e gli steli possono essere utilizzati per fare barche. È anche attualmente anche una pianta ornamentale .

È una pianta acquatica robusta che può raggiungere fino a 5 m di altezza. Ha steli triangolari che provengono da un rizoma legnoso. Ogni fusto termina in un gruppo denso di fusti di lunghezza variabile da 10 a 30, con un aspetto piumoso quando la pianta è giovane.

Foglie appaiono solo in rizomi. I fiori sono di colore verde-marrone in gruppi che compaiono alla fine dei piccoli fusti e danno origine a frutti nei nuclei che si diffondono attraverso l’ acqua. Fiori alla fine dell’ estate.

Dove si trova?

Il papiro si trova nei corsi d’ acqua tropicali e subtropicali. Nel fiume Nilo, ora è in pericolo di estinzione e un tempo era coltivato. Appare anche nel fiume Niger e nell’ Eufrate come il delta dell’ Okavango. È sensibile al gelo.

Il papiro è considerato un supporto di scrittura

cipero papiro piantana

In passato, gli steli venivano tagliati verticalmente in strisce, poi incollati uno sopra l’ altro, intrecciando le fibre. Il foglio così ottenuto è stato schiacciato ed essiccato, dando luogo ad una buona carta. Generalmente, mediante impiombatura di più fogli si ottennero bobine, che possono raggiungere diversi metri e che un tempo erano avvolte attorno ad un supporto cilindrico in legno, da cui il nome.

Il più antico papiro conosciuto è in bianco ed è stato scoperto nella tomba di Hemaka, il visir di Den faraone, dalla dinastia I, circa 3000 aC, nella necropoli di Saqqara.

Grazie ai manoscritti sul papiro , molti testi antichi sono conosciuti, soprattutto dall’ antico Egitto, così come altri testi biblici. All’ epoca si utilizzava un inchiostro a base di nerofumo, colla, acqua e olio di cedro.